LE DIMISSIONI EPOCALI DEL PAPA TEOLOGO…

Le dimissioni epocali del Papa teologo hanno rappresentato un passo in avanti essenzialmente per il fatto che l’undici febbraio 2013, parlando in latino di fronte ai cardinali sorpresi, egli introdusse nella Chiesa cattolica la nuova istituzione del “Papa emerito”, dichiarando che le sue forze non erano più sufficienti “per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”.

La parola chiave di quella Dichiarazione è munus petrinum, tradotto – come accade il più delle volte – con “ministero petrino”. E tuttavia, munus, in latino, ha una molteplicità di significati: può voler dire servizio, compito, guida o dono, persino prodigio. Prima e dopo le sue dimissioni Benedetto ha inteso e intende il suo compito come partecipazione a un tale “ministero petrino”.

Egli ha lasciato il Soglio pontificio e tuttavia, con il passo dell’11 febbraio 2013, non ha affatto abbandonato questo ministero. Egli ha invece integrato l’ufficio personale con una dimensione collegiale e sinodale, quasi un ministero in comune, come se con questo volesse ribadire ancora una volta l’invito contenuto in quel motto che l’allora Joseph Ratzinger si diede quale arcivescovo di Monaco e Frisinga e che poi ha naturalmente mantenuto quale vescovo di Roma: “cooperatores veritatis”, che significa appunto “cooperatori della verità”. Infatti non è un singolare, ma un plurale, tratto dalla Terza Lettera di Giovanni, nella quale al versetto 8 è scritto: “Noi dobbiamo accogliere queste persone per diventare cooperatori della verità”

Dall’elezione del suo successore Francesco il 13 marzo 2013 non vi sono dunque due papi, ma de facto un ministero allargato – con un membro attivo e un membro contemplativo. Per questo Benedetto XVI non ha rinunciato né al suo nome, né alla talare bianca. Per questo l’appellativo corretto con il quale rivolgerglisi ancora oggi è “Santità”; e per questo, inoltre, egli non si è ritirato in un monastero isolato, ma all’interno del Vaticano – come se avesse fatto solo un passo di lato per fare spazio al suo successore e a una nuova tappa nella storia del papato che egli, con quel passo, ha arricchito con la “centrale” della sua preghiera e della sua compassione posta nei Giardini vaticani.

Padre Georg Gänswein

20 maggio 2016

16 pensieri su “LE DIMISSIONI EPOCALI DEL PAPA TEOLOGO…

  1. Buongiorno
    Rimane comunque per me il dubbio sul fatto che sia stato costretto alle dimissioni il che le renderebbe invalide
    Dio lo sa, nelle Sue mani la storia. Confido in Lui e prego sempre per il nostro amatissimo Papa Benedetto XVI al quale se mi è possibile vorrei inviare, tramite questo canale, un calorosissimo, anche se virtuale, abbraccio, un bacio nelle sue mani per ringraziarlo del suo sacrificio e amore per la Chiesa di nostro Signore Gesù Cristo. Certa che la nostra Mamma Celeste è sempre al suo fianco e che gli angeli lo accompagneranno in questa vita terrena❤️

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    1. Benedetto XVI mai stato ricattabile : le consiglio vivamente di cercarsi l’esorcismo dove il diavolo ammette che il Santo Padre ha rinunciato di Sua spontanea volontà senza essere pressato da nessuno; oltretutto lei forse non sa dei problemi seri di cuore del Santo Padre! Il Suo cardiologo gli vietò tassativamente ulteriori viaggi all’estero : infatti ha dei bypass!

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  2. Quando dico costretto intendo dire che abbia preso questa scelta per il bene della Chiesa e perché illuminato dallo Spirito Santo. È chiaro che nessuno di noi mortali conosce i retroscena di questa vicenda . Riguardo ai problemi di salute ricordo come Giovanni Paolo II nelle sue condizioni fisiche sia rimasto al suo posto fino alla fine. E poi ricordo che Papa Benedetto XVI abbia parlato del terzo segreto di Fatima come un segreto non ancora concluso. Forse è lui il vescovo vestito di bianco di cui si parla in tale segreto?
    Il tempo lo dirà, tutto ciò che è stato nascosto verrà alla luce e la Chiesa rinascerà con Maria la nostra Mamma Celeste.

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      1. Leone XIII nella sua preghiera di esorcismo a S Michele Arcangelo:
        ” E la Chiesa, Sposa dell’Agnello Immacolato, da molto ASTUTI NEMICI è stata riempita di amarezza e abbeverata di fiele; essi HANNO MESSO LE LORO EMPIE MANI SU TUTTO CIÒ CHE C’È DI PIÙ SACRO; e lì dove fu istituita la Sede del beatissimo Pietro (Benedetto-XVI) e la CATTEDRA DELLA VERITÀ, hanno posto il TRONO della loro ABOMINAZIONE ed EMPIETÀ, così che COLPITO il “PASTORE” , il gregge possa essere disperso…. “

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    1. 🌹 Gesù Cristo dunque DIEDE ALLA CHIESA, per SOMMO REGGITORE, PIETRO, e nello stesso tempo STABILÌ CHE TALE POTERE, ISTITUITO IN “PERPETUO” per la COMUNE SALVEZZA, si trasmettesse per EREDITÀ ai “SUCCESSORI”, nei quali LO STESSO PIETRO sopravvive con “PERENNE” AUTORITÀ.

      Infatti fece quell’insigne promessa a Pietro,(BENEDETTO XVI) e a “NESSUN ALTRO” :
      *“Tu sei Pietro, e su questa pietra io edificherò la mia Chiesa”* (Mt 16,18 ).
      “A Pietro il Signore ha parlato, a “LUI SOLO”, perché da “UNO” (Benedetto-XVI) SOLO FONDASSE L’UNITÀ”
      http://www.vatican.va/content/leo-xiii/it/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_29061896_satis-cognitum.html

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      1. BENEDETTO XVI LE SUE SANTE MESSE LE CELEBRA IN COMUNIONE CON PAPA FRANCESCO!!! Fatevene una ragione ! E ravvedetevi ! Vi siete autoesclusi dalla CHIESA UNA SANTA CATTOLICA APOSTOLICA!

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  3. Mi scuso per l ignoranza e per l insistenza e inoltre vorrei sottolineare il fatto che nessun sacerdote abbia mai dato questo chiarimento. Ci è stato solo detto che Francesco è il papà.
    Dalla lettura dell articolo si deduce che Benedetto XVI è ancora papa ( ministero allargato, assoluta novità nella storia della chiesa)
    Per questo non sarebbe giusto durante la messa pregare anche in unione con lui?

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