ROBERTO DE MATTEI: “Perché abbiamo inviato la lettera Corretio filialis a Papa Francesco”

Chi sono i firmatari della Correctio filialis indirizzata a Papa Francesco? Non “eretici”, “lefevriani” e nemmeno “tradizionalisti”, come vengono definiti, ma cattolici, apostolici romani, mossi solo – come scrivono nel loro documento – “dalla fedeltà a Nostro Signore Gesù Cristo, dall’amore alla Chiesa e al Papato”, e dalla devozione filiale verso Papa Francesco, ma costretti a rivolgere al Santo Padre, “una correzione a causa della propagazione di alcune eresie sviluppatesi per mezzo dell’esortazione apostolica Amoris laetitia e mediante altre Sue parole, atti e omissioni”. Questo gesto non è sembrato scandaloso né al cardinale Gerhard Müller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, … Continua a leggere ROBERTO DE MATTEI: “Perché abbiamo inviato la lettera Corretio filialis a Papa Francesco”

CARDINALE BRANDMULLER: Se si adotta l’etica della situazione, aperta diventa la contraddizione con «Veritatis splendor» di San Giovanni Paolo II

Pietro e la professione di fede. Contro le adulterazioni   Tempo fa è stato monsignor Nicola Bux, in un’intervista a Edward Pentin («Monsignor Bux: We Are in a Full Crisis of Faith», in «National Catholic Register», 21 giugno 2017) a proporre che il papa, quando la crisi della fede si manifesta con particolare evidenza, proceda con una professione di fede, per ribadire i punti centrali del «depositum fidei» e confermare così i fratelli. E adesso sulla questione torna il cardinale Walter Brandmüller, uno dei quattro porporati dei «dubia». Nel saggio «Der Papst: Glaubender – Lehrer der Glaübigen» («Il papa: credente … Continua a leggere CARDINALE BRANDMULLER: Se si adotta l’etica della situazione, aperta diventa la contraddizione con «Veritatis splendor» di San Giovanni Paolo II

“ABBIAMO PASTORI CHE TACCIONO LA VERITÀ PER PAURA DEL PADRONE DI QUESTO MONDO”….PARLA STANISLAW GRYGIEL, GRANDE AMICO DI GIOVANNI PAOLO II…

«[…] La situazione diventa pericolosa quando questo o quell’altro pastore, oppure arcipastore, cominciano a parlare della Parola di Dio come se esercitassero un potere su di Essa. Inginocchiati davanti al padrone di questo mondo, mettono disordine negli uomini. Subordinano la loro vita con Dio al proprio discernimento, come e fino a che punto li obblighi il Decalogo inciso dal dito di Dio nei loro cuori per la difesa dell’amore affidato al loro lavoro, come debbano comprendere la propria esperienza del bene e del male soprattutto alla luce dei loro condizionamenti storici. Sostengono l’etica della situazione, che loro impongono alla gente, … Continua a leggere “ABBIAMO PASTORI CHE TACCIONO LA VERITÀ PER PAURA DEL PADRONE DI QUESTO MONDO”….PARLA STANISLAW GRYGIEL, GRANDE AMICO DI GIOVANNI PAOLO II…