Nel centenario delle apparizioni di Fatima, Bux sostiene che “la Chiesa cattolica patisce l’apostasia”

  Poteva diventare Papa, oppure prefetto della Congregazione della Fede. Non c’è riuscito, ma Nicola Bux, pugliese tra i fondatori di Comunione e Liberazione, era vicinissimo a papa Benetetto XVI. Suo stretto collaboratore, insomma. Insegnante a Gerusalemme e a Roma, Bux con Ratzinger ha condiviso le riforme realizzate negli anni del papato. Soprattutto quella liturgica, con l’apertura (e il ritorno) ai riti latini e della Tradizione cattolica della Chiesa. Tra le altre cose, Bux è anche “amico” di due dei firmatari dei “dubia” contro l’esortazione apostolica di papa Francesco. Quei Leo Burke e Walter Brandmuller che tempo fa chiesero spiegazioni a Bergoglio … Continua a leggere Nel centenario delle apparizioni di Fatima, Bux sostiene che “la Chiesa cattolica patisce l’apostasia”

DON NICOLA BUX PARLA DELL’ATTUALE CRISI DELLA CHIESA.”Siamo in una piena crisi di fede! Quindi, per fermare le divisioni in corso, il Papa, come Paolo VI nel 1967, di fronte a teorie erronee che circolavano poco dopo la conclusione del Concilio, dovrebbe fare una dichiarazione o professione di fede, affermando ciò che è cattolico”.

Il National Catholic Register pubblica un’interessante intervista di Eward Pentin a don Nicola Bux, un noto teologo italiano, scrittore (l’ultima sua opera è “Con i sacramenti non si scherza”) docente di teologia e consultore alla Congregazione per le cause dei Santi e per la Dottrina della Fede. In essa si afferma che per risolvere la crisi in corso nella Chiesa relativa all’insegnamento e all’autorità del papa, il modo migliore sarebbe una dichiarazione di fede del Pontefice per correggere le sue parole e gesti “ambigui ed erronei” che sono stati interpretati in maniera non cattolica. Secondo Bux la Chiesa è “in … Continua a leggere DON NICOLA BUX PARLA DELL’ATTUALE CRISI DELLA CHIESA.”Siamo in una piena crisi di fede! Quindi, per fermare le divisioni in corso, il Papa, come Paolo VI nel 1967, di fronte a teorie erronee che circolavano poco dopo la conclusione del Concilio, dovrebbe fare una dichiarazione o professione di fede, affermando ciò che è cattolico”.