IL CARDINALE MEISNER in una lettera del 29 dicembre 2016 scrisse: «Viviamo in un periodo di confusione, non solo nella società, ma anche nella Chiesa». E poi: «Il pastore è scelto da Cristo al fine di preservare il gregge dall’errore e dalla confusione»

Il cardinale Meisner, Fatima, il rosario. E quella venerazione per Mindszenty. Il  5 luglio oltre a Joaquín Navarro-Valls ci ha lasciati un altro Gioacchino: il cardinale Joachim Meisner, arcivescovo di Colonia. Un grande pastore che ha sempre difeso la fede e la Chiesa, fino alla decisione, presa con i confratelli Carlo Caffarra, Walter Brandmüller e Raymond Burke, di manifestare al papa i suoi «dubia» a proposito di «Amoris laetitia». La morte l’ha colto nel sonno, con il breviario in mano, mentre pregava per prepararsi alla messa del mattino successivo e dopo una telefonata con il cardinale Gerhard Müller, pochi giorni … Continua a leggere IL CARDINALE MEISNER in una lettera del 29 dicembre 2016 scrisse: «Viviamo in un periodo di confusione, non solo nella società, ma anche nella Chiesa». E poi: «Il pastore è scelto da Cristo al fine di preservare il gregge dall’errore e dalla confusione»