QUANDO UN CIMITERO S’ILLUMINA. LA BELLA TRADIZIONE DI OGNISSANTI IN POLONIA

Il 1mo novembre, giorno della festa di Ognissanti, i polacchi depongono milioni di candele sulle tombe in tutto il Paese. Una tradizione che segna l’importanza accordata in Polonia al ricordo e alla risurrezione dei defunti. Aleteia vi fa scoprire alcune belle immagini della ricorrenza polacca. Clicca qui per aprire la galleria fotografica Ogni forestiero che passa in Polonia un 1o novembre è sempre particolarmente colpito dal vedere delle città interamente deserte, o quasi. In quel giorno, tutti i polacchi si recano al cimitero di famiglia, nonni e bambini inclusi. La festa di Ognissanti, in questo Paese assai cattolico, è in effetti … Continua a leggere QUANDO UN CIMITERO S’ILLUMINA. LA BELLA TRADIZIONE DI OGNISSANTI IN POLONIA

ECCO LE TRADIZIONI PIU’ FAMOSE IN ITALIA NEL GIORNO DEDICATO AI DEFUNTI

La mappa della tradizioni regione per regione. Dai dolci ai riti, così viene ricordata questa giornata Ecco le tradizioni più note in tutta Italia nel giorno della commemorazione dei defunti. Ma prima scopriamo tre curiosità su questa ricorrenza che ha il sapore di un evento festoso più che di una cerimonia triste. 1) Chi ha scelto la data? L’abitudine di pregare per i defunti è antica come la Chiesa, ma la festa liturgica risale al 2 novembre 998, quando venne istituita da Sant’Odilone, monaco benedettino e quinto abate di Cluny, nel sud della Francia (Aleteia, 29 ottobre 2010). Odilone era molto devoto delle anime del … Continua a leggere ECCO LE TRADIZIONI PIU’ FAMOSE IN ITALIA NEL GIORNO DEDICATO AI DEFUNTI

VERI E FALSI AMICI DELLA TRADIZIONE. La Tradizione non è soprattutto guardare al passato, ma guardare all’origine e proiettarci nel futuro. “Nova et vetera”. Il sentiero della buona musica liturgica.

VERI E FALSI AMICI DELLA TRADIZIONE A metà settembre si è svolto a Roma il pellegrinaggio dei fedeli legati alla forma straordinaria del rito romano per celebrare la loro fedeltà alla Chiesa – una, santa, cattolica, apostolica e romana – e per ricordare il decimo anniversario del motu proprio “Summorum Pontificum” con cui si concedeva un uso più ampio del Messale precedente al Vaticano II. Per questa occasione mi è stata commissionata una messa, che ho chiamato “Missa Summorum Pontificum” che è stata eseguita nella Basilica di San Pietro il 16 settembre, durante il solenne pontificale celebrato dall’arcivescovo Guido Pozzo. Questa mia … Continua a leggere VERI E FALSI AMICI DELLA TRADIZIONE. La Tradizione non è soprattutto guardare al passato, ma guardare all’origine e proiettarci nel futuro. “Nova et vetera”. Il sentiero della buona musica liturgica.

PAPA EMERITO BENEDETTO XVI VESCOVO DA 40 ANNI

Il 28 maggio del 1977 riceveva l’ordinazione episcopale Joseph Ratzinger. Solo pochi giorni dopo il 27 giugno verrà creato cardinale da Paolo VI. La scelta di Paolo VI di un eminente teologo del Vaticano II Era il 28 maggio del 1977 fa quando Joseph Ratzinger ricevette l’ordinazione episcopale come nuovo arcivescovo di Monaco-Frisinga per decisione di Paolo VI. I principali consacranti della ordinazione episcopale del futuro Benedetto XVI furono il vescovo Josef Stangl di Würzburg, il vescovo Rudolf Graber di Ratisbona e il vescovo ausiliare di Monaco Ernst Tewes. E significative furono proprio le parole pronunciate da Joseph Ratzinger nel … Continua a leggere PAPA EMERITO BENEDETTO XVI VESCOVO DA 40 ANNI

SCARPE ROSSE E IL GUARDAROBA DI PAPA BENEDETTO XVI

Durante gli otto anni di pontificato, Ratzinger ha ripreso vari accessori in disuso. Oltre al camauro, nel 2005 indossò per la prima volta una mozzetta, la mezza mantella degli ecclesiastici che copre solo le spalle. Un vestiario che ha rafforzato l’immagine di uomo conservatore. . In otto anni di regno Benedetto XVI ha rispolverato dall’armadio papale abiti caduti ormai in disuso e paramenti utilizzanti dal suo lontano predecessore Pio IX, l’ultimo Papa re dello Stato Pontificio. Nel 2007 la rivista statunitense Esquire, che si occupa prevalentemente di moda maschile, dedicò un ampio reportage all’abbigliamento di Benedetto XVI e a un … Continua a leggere SCARPE ROSSE E IL GUARDAROBA DI PAPA BENEDETTO XVI

B16 : IL RICORDO DI ALBINO LUCIANI …LA SUA UMILTÀ CHE SINTETIZZA L’ESSENZIALE DELLA VITA CRISTIANA E INDICA …

Benedetto XVI: il testamento spirituale di Papa Luciani? L’umiltà (1978 – 2008) (..) Riflettendo su questi testi biblici, ho pensato subito a Papa Giovanni Paolo I, di cui proprio oggi ricorre il trentesimo anniversario della morte. Egli scelse come motto episcopale lo stesso di san Carlo Borromeo: Humilitas. Una sola parola che sintetizza l’essenziale della vita cristiana e indica l’indispensabile virtù di chi, nella Chiesa, è chiamato al servizio dell’autorità. In una delle quattro Udienze generali tenute durante il suo brevissimo pontificato disse tra l’altro, con quel tono familiare che lo contraddistingueva: Mi limito a raccomandare una virtù, tanto cara … Continua a leggere B16 : IL RICORDO DI ALBINO LUCIANI …LA SUA UMILTÀ CHE SINTETIZZA L’ESSENZIALE DELLA VITA CRISTIANA E INDICA …

Card. Sarah: “QUELLO DI CUI LA CHIESA HA BISOGNO NON E’ UNA RIFORMA AMMINISTRATIVA, MA VANGELO E TRADIZIONE” ha sostenuto il cardinale durante una conferenza tenutasi il 10 maggio a Cordoba, in occasione della festa di San Giovanni de Ávila, patrono del clero secolare in Spagna.

Il cardinale ha incentrato il suo discorso sulla importanza del silenzio durante la liturgia . “In effetti, il primo linguaggio di Dio è il silenzio; Egli deve imparare ad essere silenziosi e a trovare riposo in Dio , ” ha detto. E ,secondo il relatore,  il tempo presente è un buon tempo per trovare il vero ordine delle nostre priorità: ” E ‘tempo di mettere Dio al centro delle nostre preoccupazioni, dei nostri pensieri, delle nostre azioni e della nostra vita . Così la nostra vita cristiana può essere basata sulla luce della fede e potrà alimentarsi nella preghiera “. Poi ha … Continua a leggere Card. Sarah: “QUELLO DI CUI LA CHIESA HA BISOGNO NON E’ UNA RIFORMA AMMINISTRATIVA, MA VANGELO E TRADIZIONE” ha sostenuto il cardinale durante una conferenza tenutasi il 10 maggio a Cordoba, in occasione della festa di San Giovanni de Ávila, patrono del clero secolare in Spagna.