BENEDETTO XVI POTREBBE ANCORA RISERVARCI DELLE SORPRESE , DICE IL CARDINALE OUELLET

La guida della Congregazione dei Vescovi dice che il Papa emerito 90enne sta ancora svolgendo riflessioni teologiche Il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi, ha detto a Vatican News la scorsa settimana che a oltre 90 anni e a cinque dalle sue dimissioni il Papa emerito Benedetto XVI porta avanti le sue riflessioni teologiche. “Potremmo avere qualche sorpresa postuma” per l’edificazione della Chiesa, ha affermato il porporato. Il cardinale canadese ha anche sottolineato che l’attuale Successore di Pietro e il suo predecessore si sono visti “in circostanze private” per consultazioni. Secondo il cardinale, Papa Francesco aveva bisogno, soprattutto all’inizio, di una “lunga … Continua a leggere BENEDETTO XVI POTREBBE ANCORA RISERVARCI DELLE SORPRESE , DICE IL CARDINALE OUELLET

VATICANO,PAPA FRANCESCO E LE VOCI SUL CONSIGLIERE SULL’IMMIGRAZIONE: UN EX BIELDERBERG E GOLDMAN SACHS?

Un’indiscrezione-bomba su Papa Francesco: il consigliere sui migranti del Pontefice sarebbe un uomo che ha lavorato per Goldman Sachs e che appartiene al gruppo Bielderberg. Benzina sul fuoco dei complottisti, insomma, che già hanno bollato il soggetto in questione, Peter Sutherland, come il “suggeritore” di Bergoglio su immigrati e dintorni. Ma di chi stiamo parlando? Sutherland è stato un politico e dirigente d’azienda irlandese, ex membro del Fine Gael, il partito popolare irlandese. E oggi, effettivamente, Sutherland è il presidente della Commissione cattolica internazionale per le migrazioni: incarico che gli sarebbe stato conferito proprio dal Papa nel 2015. Prima, Sutherland aveva ricoperto molti altri ruoli: attorney general del … Continua a leggere VATICANO,PAPA FRANCESCO E LE VOCI SUL CONSIGLIERE SULL’IMMIGRAZIONE: UN EX BIELDERBERG E GOLDMAN SACHS?

COME NASCE L’USANZA DEL SEGNO DELLA CROCE ?

Com’è nato l’uso di farsi il segno della croce? Massimo Volpe Risponde padre Valerio Mauro, docente di Teologia Sacramentaria Il segno di croce è il primo gesto di fede che impariamo ed è quello che accompagna ogni preghiera ufficiale o personale della Chiesa. La simbologia che esprime è limpida, specialmente quando è accompagnato dalle parole «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo». La sua storia è antichissima e si perde nelle origini della Chiesa apostolica, che inizia a strutturare la propria fede attraverso gesti e parole comuni. Le prime testimonianze risalgono all’epoca dei padri e si riferiscono … Continua a leggere COME NASCE L’USANZA DEL SEGNO DELLA CROCE ?

LADARIA CITA RATZINGER : IL SOGGETTO DELLA TEOLOGIA E’ DIO

Alla Gregoriana per un libro su Papa Francesco la prima uscita pubblica del Gesuita nuovo prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Il gesuita Luis Francisco Ladaria ha scelto la Pontificia Università Gregoriana, dove ha insegnato teologia prima di essere chiamato in Vaticano, per la sua prima uscita pubblica come nuovo prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede. «Purtroppo», ha confessato con un sorriso, i molti impegni gli impediscono ormai di occuparsi dei suoi antichi studi. Ma per meno di mezz’ora l’Arcivescovo spagnolo è tornato in cattedra, partecipando alla presentazione del libro sulla «teologia fondamentale di Papa Francesco»,mettendosi a tradurre … Continua a leggere LADARIA CITA RATZINGER : IL SOGGETTO DELLA TEOLOGIA E’ DIO

PREMIO RATZINGER , MENKE: “IL RICONOSCIMENTO PER UNA TEOLOGIA SCIENTIFICA ED ECCLESIASTICA”

Intervista al teologo cattolico tedesco nella terna dei vincitori insieme al luterano Dieter e il compositore ortodosso Pärt Pubblicato il 16/10/2017 DI ROBERTO CUTAIA ROMA «No, non mi aspettavo assolutamente questo onore», ci dice da Bonn il teologo cattolico Karl-Heinz Menke, tra i vincitori (della terna fanno parte anche il teologo luterano Theodor Dieter e il compositore ortodosso Arvo Pärt) della settima edizione del Premio Ratzinger – istituito dalla “Fondazione Joseph Ratzinger – Benedetto XVI” – che riceverà mercoledì 18 novembre.   Perché è importante per un teologo ricevere questo riconoscimento? «Papa Benedetto XVI delinea una teologia che è allo stesso … Continua a leggere PREMIO RATZINGER , MENKE: “IL RICONOSCIMENTO PER UNA TEOLOGIA SCIENTIFICA ED ECCLESIASTICA”

BOLOGNA , MORTO CAFFARA , IL RITRATTO , UN DON CAMMILLO FRA TROPPI PEPPONI

Il cardinale severo anche con il Papa, amico di don Giussani e Ratzinger. Tra lotte in difesa della famiglia e tensioni con il Comune e le realtà lgbt BOLOGNA – «Esiste per noi cardinali il dovere grave di consigliare il Papa nel governo della Chiesa. È un dovere, e i doveri obbligano». Con queste parole, lo scorso gennaio, Carlo Caffarra spiegò il senso (e rivendicò la scelta) di scrivere insieme ad altri tre porporati una lettera a papa Francesco in cui i quattro cardinali elencavano i loro dubia sulla Amoris laetitia e sull’attuale governo della Chiesa. Basterebbero quelle parole, le parole di … Continua a leggere BOLOGNA , MORTO CAFFARA , IL RITRATTO , UN DON CAMMILLO FRA TROPPI PEPPONI

IL PROFESSOR SEIFERT, FILOSOFO E AMICO DI GIOVANNI PAOLO II, CRITICA L’ESORTAZIONE APOSTOLICA “Amoris Laetitia”: una bomba atomica che rischia di distruggere tutto l’impianto della teologia morale cattolica. E per questo viene attaccato dall’arcivescovo spagnolo di Granada.

Per la gioia e l’incoraggiamento di molti fedeli cattolici, il professor Josef Seifert , un insigne cattolico, difensore della vita ed ex membro della Pontificia Accademia per la Vita (PAL), ha pubblicato due saggi contenenti una caritativa e chiara critica del documento papale Amoris Laetitia . Il professor Seifert ha pubblicato la sua prima e più dettagliata critica nell’agosto del 2016 e poi solo di recente , la sua più breve e più puntuale in cui parla della logica di una possibile dissoluzione di ogni legge morale assoluta, se Papa Francesco non dovesse revocare alcune premesse e alcune dichiarazioni di Amoris Laetitia. Con questi due testi, ha fatto una testimonianza cattolica lucida e … Continua a leggere IL PROFESSOR SEIFERT, FILOSOFO E AMICO DI GIOVANNI PAOLO II, CRITICA L’ESORTAZIONE APOSTOLICA “Amoris Laetitia”: una bomba atomica che rischia di distruggere tutto l’impianto della teologia morale cattolica. E per questo viene attaccato dall’arcivescovo spagnolo di Granada.