SCRIVE BENEDETTO XVI: “L’oscuramento di Dio nella Liturgia è la causa principale della attuale crisi della Chiesa”

Scrivendo nella prefazione dell’edizione russa del suo libro “La teologia della liturgia”, il papa emerito dice che una malintesa comprensione della riforma liturgica ha messo in pericolo la Chiesa.

In una delle sue rare osservazioni pubbliche, il Pontefice Benedetto XVI ha lamentato che “oscurare” Dio nella liturgia è la causa principale dell’attuale crisi della Chiesa.

Nella prefazione della nuova edizione russa del suo libro Teologia della liturgia , papa Benedetto scrive che un diffuso equivoco della riforma liturgica ha portato a fare sì che l’uomo ponga “la propria attività e la sua creatività al centro del culto”.

Aggiunge che la Chiesa vive dalla “corretta celebrazione della liturgia”, ma se la preminenza di Dio non è più evidente nella liturgia e nella vita, la Chiesa stessa “è in pericolo”, secondo un articolo uscito il 4 ottobre su La Stampa.

Benedetto continua a scrivere: “Nulla precede l’adorazione divina. Con queste parole, San Benedetto, nella sua Regola (43.3), stabilì l’assoluta priorità del culto divino rispetto ad ogni altro compito della vita monastica”.

Egli osserva che anche allora le richieste del tempo in agricoltura o artigianato avrebbero potuto rendere tale lavoro più importante della liturgia. San Benedetto ha quindi assicurato la priorità alla liturgia, sottolineando inequivocabilmente “la priorità di Dio stesso nella nostra vita”.

“All’ora dell’Ufficio Divino, appena sentite la campana, lasciate tutto ciò che avete tra le mani, egli mette in guardia con grande cura”, scrive Benedetto XVI, ricordando la Regola.

Ma oggi, aggiunge, “le cose di Dio e quindi la liturgia non sembrano urgenti”. Dice che c’è bisogno urgente “per tutto il possibile”, ma le cose di Dio “non sembrano essere urgenti”.

“Ora, si potrebbe dire che la vita monastica è in ogni caso qualcosa di diverso dalla vita degli uomini nel mondo, e questo è certamente giusto”, dice Benedetto XVI. “Eppure la priorità di Dio che abbiamo dimenticato vale la pena per tutti.

“Se Dio non è più importante, si spostano i criteri per stabilire quel che è importante. L’uomo, nell’accantonare Dio, sottomette se stesso a delle costrizioni che lo rendono schiavo di forze materiali e che così sono opposte alla sua dignità

hilarion3Vedi qui una traduzione del testo integrale, sul blog CathCon.

Questa è la seconda volta che Benedetto negli ultimi mesi ha riferito a una Chiesa in crisi.

In un messaggio dato al funerale del cardinale Joachim Meisner nel mese di luglio, ha affermato che il cardinale ha vissuto “sempre più dalla convinzione che il Signore non lascia la sua Chiesa, anche se a volte la nave è quasi piena fino al punto di capovolgere”.

Edward Pentin

da National Catholic Register, 5 ottobre 2017

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