Francia: diocesi di Lione, decreto di archiviazione inchiesta su card. Barbarin. “I media ora informino adeguatamente”
Un comunicato della diocesi di Lione diffuso oggi, rende noto di “aver ufficialmente preso conoscenza del decreto di archiviazione emesso l’11 dicembre 2016 dal procuratore della Repubblica di Lione a beneficio del card. Philipe Barbarin, non avendo l’inchiesta riscontrato alcuna infrazione penale da parte dell’interessato”. L’inchiesta, aperta da una denuncia del febbraio 2016, vedeva il cardinale accusato di “non aver denunciato un’aggressione sessuale e non aver assistito la persona in pericolo in relazione ai fatti imputati a padre Jérôme Billioud nel 1990 e 1993”, spiega la nota della diocesi. Il tribunale di Lione ha ritenuto che non vi sia stata “alcuna violazione” perché il denunciante aveva rispettivamente 17 e 20 anni al momento dei fatti, e perché il card. Barbarin, incontrandolo l’unica volta nel 2009, aveva consigliato “a quest’uomo nel frattempo maggiorenne, di sporgere denuncia”, cosa che era stata fatta. La diocesi auspica che “i media, che avevano ampiamente riportato le accuse del 2016 siano mossi dalla stessa preoccupazione” di informare riguardo la decisione dei giudici di archiviare la denuncia. “Il card. Barbarin si rallegra che la magistratura abbia portato un po’ di verità e di pace dopo le polemiche appassionate e talvolta diffamatrici” si legge ancora nel comunicato che ricorda che il caso di padre Billioud nel 2009 era stato archiviato dalla giustizia, ma che il cardinale aveva ritenuto non opportuno che gli fossero affidate responsabilità pastorali. Il cardinale chiede “siano rispettati i suoi diritti e le decisioni legali che lo riguardano” e ribadisce “il suo profondo sostegno, la disponibilità e la compassione verso tutte le vittime”.
