Il cardinale ha incentrato il suo discorso sulla importanza del silenzio durante la liturgia . “In effetti, il primo linguaggio di Dio è il silenzio; Egli deve imparare ad essere silenziosi e a trovare riposo in Dio , ” ha detto. E ,secondo il relatore, il tempo presente è un buon tempo per trovare il vero ordine delle nostre priorità: ” E ‘tempo di mettere Dio al centro delle nostre preoccupazioni, dei nostri pensieri, delle nostre azioni e della nostra vita . Così la nostra vita cristiana può essere basata sulla luce della fede e potrà alimentarsi nella preghiera “.
Poi ha proseguito rivolgendosi ai sacerdoti spiegando che ” ciò di cui la Chiesa ha più bisogno oggi non è una riforma amministrativa o un cambiamento strutturale o una logistica o una strategia di comunicazione o un programma supplementare. Il programma esiste ed è sempre lo stesso, il Vangelo e la tradizione viva “ .”Credo che siamo vittime di superficialità, di egoismo e della mondanità che si diffonde attraverso la società dei media ; Così ho invitato i cristiani e gli uomini al silenzio, perché senza il silenzio, noi rimaniamo in un’illusione mortale. Il silenzio è più importante di qualsiasi altra opera umana, perché nel silenzio Dio parla , “ha detto.
D’ altra parte, ha parlato del posto che deve avere il silenzio nella liturgia . “Questa è una delle principali preoccupazioni di oggi come il sacro silenzio è dove si trova Dio ed è importante che i sacerdoti imparino di nuovo quello che è il timore filiale di Dio e la sacralità del loro rapporto con Lui “ha detto. Ha continuato affermando che “i sacerdoti devono imparare di nuovo a tremare con stupore per la santità di Dio ed ad essere consapevoli della straordinaria grazia del suo sacerdozio.” A questo proposito, ha anche ricordato che già il Concilio Vaticano II ha sottolineato che il silenzio è un mezzo privilegiato per promuovere la partecipazione del popolo di Dio nella liturgia . Ha concluso il suo discorso esortando i sacerdoti a incoraggiare il silenzio “perché nella liturgia, il sacro silenzio è un bene prezioso per i fedeli e i preti non li devono privare di questo tesoro.” E e in silenzio davanti a Dio .”ricordando le parole di San Giovanni de Ávila, ha sottolineato che “chi prega deve restare raccolto, concentrato davanti a Dio”
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È proprio vero! Il grande ASSENTE nelle nostre liturgie è nostro SIGNORE!
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