PERCHE’ IL “TE DEUM” SI CANTA IL 31 DICEMBRE ?CHI L’HA SCRITTO?

L’inno cristiano per eccellenza è cantato anche in altre solennità. E sulle sue origini si racconta una leggenda con protagonisti Sant’Ambrogio e Sant’Agostino È l’inno cristiano di ringraziamento per eccellenza e viene cantato tradizionalmente la sera di San Silvestro per ringraziare il Signore dell’anno appena trascorso. Il 31 dicembre è il giorno del Te Deum. Nelle parrocchie di tutto il mondo viene intonato nella sua lingua originale: il latino. L’inno viene cantato anche in altre particolari occasioni solenni come nella Cappella Sistina ad avvenuta elezione del nuovo pontefice, prima che si sciolga il conclave oppure a conclusione di un Concilio (Famiglia Cristiana, … Continua a leggere PERCHE’ IL “TE DEUM” SI CANTA IL 31 DICEMBRE ?CHI L’HA SCRITTO?

IL PRIMO NATALE E’ DATATO 336 A ROMA. POI SANT’AMBROGIO LO HA PORTATO A MILANO

Ma il patrono della città lombarda non voleva copiare la tradizione romano. La festa aveva un altro scopo Il primo documento che registra la celebrazione della festa del Santo Natale il 25 dicembre del 336 è il Cronografo del 354 (Chronographus anni 354), primo Calendario della Chiesa di Roma. Il calendario di Filocalo Si tratta di un Calendario illustrato, accompagnato da testi, realizzato dal calligrafo Furio Dionisio Filocalo. Il codice venne offerto ad un aristocratico romano di fede cristiana di nome Valentino. Sant’Ambrogio (339/340 – 397) visse i suoi anni giovanili a Roma e fu qui che conobbe la festa del Santo Natale, quando sua … Continua a leggere IL PRIMO NATALE E’ DATATO 336 A ROMA. POI SANT’AMBROGIO LO HA PORTATO A MILANO

CONOSCETE IL LUOGO IN CUI E’ MORTA SANTA MONICA

Santa Monica (331-387). 27 agosto. Madre di sant’Agostino, che molto sopportò e pregò per la conversione del figlio: «Seppellirete questo corpo, disse, dove meglio vi piacerà; non voglio che ve ne diate pena. Soltanto di questo vi prego, che dovunque vi troverete, vi ricordiate di me all’altare del Signore». Ostia, l’antico porto della Roma imperiale, conserva molti luoghi legati alla madre di Sant’Agostino Clicca qui per aprire la galleria fotografica Poco prima di morire, Santa Monica era insieme al figlio Sant’Agostino in una locanda di Ostia, antico porto di Roma, in attesa di una barca che li avrebbe portati a … Continua a leggere CONOSCETE IL LUOGO IN CUI E’ MORTA SANTA MONICA

COSA LEGA JOSEPH RATZINGER A SANT’AGOSTINO ?

Agostino nacque a Tagaste in Africa da famiglia benestante. Il padre, Patrizio, era pagano, ma sua madre Monica era un’ardente cristiana. Verso la fine dell’anno 370 si portò a Cartagine per studiare rettorica. Trovava nello studio un’attrattiva sì grande, che era costretto a farsi violenza per lasciarlo; ma le cognizioni che acquistava non gli servivano che a nutrire l’orgoglio. I manichei, conosciuta la sua bramosia per gli studi, solleticarono la sua vanità e l’indussero ad abbracciare la loro dottrina. Nauseato però dalle loro ciance, li abbandonò e si recò a Roma. Da Roma andò a Milano, per insegnare eloquenza.   … Continua a leggere COSA LEGA JOSEPH RATZINGER A SANT’AGOSTINO ?

8 GRANDI SANTI CHE SOFFRIVANO DI DEPRESSIONE MA NON SI SONO MAI ARRESI

Potreste rimanere sorpresi leggendo i loro nomi Perfino santi della statura morale di Madre Teresa di Calcutta, ammirata da credenti e non credenti, testimoniano di aver sofferto di qualcosa che suona sorprendente e forse scioccante per chi pensa che i santi vivano in una bolla di perfezione, lontani dalle preoccupazioni quotidiane che interessano gli esseri umani “comuni”: il concetto di “notte oscura dell’anima”. Il più famoso approccio al tema è probabilmente quello del mistico spagnolo San Giovanni della Croce, Dottore della Chiesa, che descrive quella profonda specie di crisi spirituale nel suo celebre poema intitolato proprio La noche oscura del alma (La … Continua a leggere 8 GRANDI SANTI CHE SOFFRIVANO DI DEPRESSIONE MA NON SI SONO MAI ARRESI

SANT’AGOSTINO – GLI ULTIMI ANNI E LA MORTE DA UNA CATECHESI DI PAPA BENEDETTO XVI

Cari fratelli e sorelle, oggi, come mercoledì scorso, vorrei parlare del grande Vescovo di Ippona, sant’Agostino. Quattro anni prima di morire, egli volle designare il successore. Per questo, il 26 settembre 426, radunò il popolo nella Basilica della Pace, ad Ippona, per presentare ai fedeli colui che aveva designato per tale compito. Disse: «In questa vita siamo tutti mortali, ma l’ultimo giorno di questa vita è per ogni individuo sempre incerto. Tuttavia nell’infanzia si spera di giungere all’adolescenza; nell’adolescenza alla giovinezza; nella giovinezza all’età adulta; nell’età adulta all’età matura; nell’età matura alla vecchiaia. Non si è sicuri di giungervi, ma … Continua a leggere SANT’AGOSTINO – GLI ULTIMI ANNI E LA MORTE DA UNA CATECHESI DI PAPA BENEDETTO XVI

LA STORIA SEGRETA DELLE RELIQUIE DI SANT’AGOSTINO

Murate nella cripta furono scoperte nel 1690 e collocate nell’urna in S. Pietro in Ciel d’Oro PAVIA. Era morto, ma non era stato sepolto. Il suo corpo vecchio e freddo non poteva essere accolto sottoterra, dove nessuno aveva la possibilità di vederlo o toccarlo: Agostino d’Ippona era un santo, un uomo di Dio, un dottore della Chiesa, e sfiorare anche solo un suo dito, un suo capello o piede, portava miracoli. Pure da morto, sì, serviva ai fedeli. Per questo le sue ossa, dopo essere state venerate per quasi tre secoli a Cagliari, dal 430, venivano trasportate con i più … Continua a leggere LA STORIA SEGRETA DELLE RELIQUIE DI SANT’AGOSTINO