Gli apostoli avevano paura ed erano soli. Si erano isolati dal mondo, ma Gesù è apparso loro comunque
Nella loro ansia, Gesù è apparso loro offrendo la sua pace:
“La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!»” (Giovanni 20, 19).
Perfino dopo quel primo incontro con Gesù risorto, gli apostoli hanno portato avanti la loro quarantena finché Egli non è apparso per la seconda volta:
“Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!»” (Giovanni 20, 26).
Quando ci sentiamo soli e isolati, magari perfino in quarantena, dovremmo rileggere questo passo evangelico e immaginare di essere lì.
Pensiamo per qualche istante di essere chiusi in quella stanza in cui si trovavano gli apostoli. Tutti loro esprimevano sentimenti di paura e ansia per via degli eventi che avevano appena avuto luogo.
In mezzo a tutta questa ansia, Gesù attraversa le porte chiuse ed entra nella stanza. Le sue prime parole, prima di qualsiasi tipo di saluto, sono “Pace a voi”.
Gesù porta la pace a chi è chiuso in casa, vuole calmare il nostro cuore e alleviare i nostri timori. Sa che abbiamo paura, e ci offre la sua pace.
Tutto quello che dobbiamo fare è accettare il suo dono di pace nel nostro cuore chiuso. Nei periodi di isolamento, il nostro cuore deve spalancarsi al suo amore e alla sua pace, permettendo a Gesù di dimorare in esso, rassicurandoci sul fatto che Egli controlla la situazione, indipendentemente da quello che sta accadendo nel mondo.