Le immagini in alto sono raffigurazioni dell'”Albero della Vita”, a testimonianza del fatto che l’albero come simbolo di vita (e talvolta anche di morte) era diffuso in tutte le culture e in tutte le epoche, anche molto prima della nascita del cristianesimo.
Anche nella cultura cristiana l’albero è presente fin dall’inizio e si mescola spesso con il candelabro. Entrambi portano le luci che illuminano e che si spengono. L’anticho tema dell’Albero della vita si fonde anche con la croce di Cristo: è il legno che fiorisce e che fruttifica come si vede in molte catacombe e battisteri paleocristiani e anche nel quadro in basso, di Pacino di Bonaguida (1280-1340):
Un’antecedente dell’albero potrebbe essere l’antico rito pagano di portare in casa, prima del nuovo anno, un ramo beneaugurante. Nel Medioevo si diffonde la tradizione degli “Adam und Eva Spiele” (giochi di Adamo ed Eva) che prevedevano la ricostruzione nelle chiese dello scenario del paradiso in terra, proprio il 24 di dicembre, alla vigilia di Natale, con tanto di alberi di frutta, simboli dell’abbondanza e del mistero della vita.
Poi, a questi alberi di frutta si preferirono sempre di più gli abeti. L’abete, il “Tannenbaum”, ha la caratteristica “magica” di essere sempreverde, che, secondo una favola, ha avuto come dono da Gesù stesso, per avergli offerto rifugio mentre era inseguito dai suoi nemici. Così non stupisce che l’abete, con la sua sagoma triangolare che rispecchiava anche bene la struttura piramidale e gerarchica della società medievale, diventa nel folclore tedesco anche l’albero cicogna dal quale la levatrice scuote i neonati.
Per molto tempo, la tradizione dell’albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord delle Alpi. All’inizio, i cattolici la consideravano un uso protestante e solo nel ‘900 questa tradizione si diffuse anche nel mondo cattolico.

Illustrazione di Ludwig Richter (1800),
pittore e disegnatore del romanticismo
fonte: Wikimedia Commons
Grazie a Goethe l’albero di Natale trionfa a Weimar:

Illustrazione di un libro (1863)
fonte: Wikimedia Commons
Oggi, l’albero è diventato una moda:
Ma l’albero ha resistito, anzi, ha rafforzato la sua posizione, ormai sembra proprio lui il vero simbolo di Natale. Inoltre, si sono sviluppate anche delle nuove usanze: nei paesi di lingua tedesca sono nati i mercatini di Natale che si stanno diffondendo ormai in molti altri paesi. Questi, oltre ad essere belli e accoglienti, hanno la simpatica caratteristica di essere molto utili agli affari. E l’albero, molte volte, non è più l’abete, ma un sostituto di plastica, più o meno verosimile (ringraziano le guardie forestali che protestavano da sempre – già all’epoca di Goethe – contro le devastazioni dei boschi nel mese di dicembre). Le candele di cera sono diventate delle luci elettriche (ringraziano i vigili del fuoco che a Natale, almeno in passato, dovevano sempre fare gli straordinari). Ma rinunciare all’albero? – Mai!