I CRISTIANI PERSEGUITATI NEL MONDO TRA IL 2017 E IL 2019 SONO CIRCA 300 MILIONI. E Bergoglio che fa? Al XX congresso mondiale dell’Associazione internazionale di diritto penale, ha detto di vigilare contro le nuove “persecuzioni degli ebrei, degli zingari e delle persone di orientamento omosessuale”.

Perché non vengono commemorati gli eccidi e i genocidi di cattolici?

La famosa frase “Calunniate, calunniate; qualcosa resterà”, attribuita a Jean-Jacques Rousseau o a Voltaire, sembra che sia stata coniata dal politico e filosofo inglese Francis Bacon. Tutt’e tre anticattolici di razza. Bacon (1561-1626)  visse alla corte inglese sotto il regno dell’anglicana Elisabetta I Tudor, detta “la sanguinaria” per aver instaurato un sistema totalitario tra i più violenti della storia contro i cattolici. Bacon (come  fecero il secolo seguente Voltaire e il suo mentore John Locke) entrò in affari con la compagnia schiavista Virginia Company. Nel 1625 il filosofo inglese costrinse alla deportazione nelle colonie americane 165 bambini poveri, prevalentemente cattolici irlandesi e britannici tra gli otto e i sedici anni. Di seguito riporto brevissimi estratti dai miei libri “Quello che i cattolici devono sapere – Almeno per evitare una fine ridicola” e “Moloch – La fine dell’Europa – Viltà e menzogne”.

Dal 1641 al 1652, oltre 500.000 irlandesi furono massacrati (gli storici parlano di sventramenti) dagli inglesi e 300.000 venduti come schiavi. A partire dal 1650 più di 100.000 bambini irlandesi tra i dieci e i quattordici anni furono strappati alle loro famiglie e venduti nelle Indie Occidentali, in Virginia e nel New England. Nello stesso periodo 52.000, soprattutto donne e bambini, furono venduti nelle Barbados e  in Virginia.

Dello schiavismo islamico, su questo sito ho pubblicato un estratto del mio libro “Moloch”   https://www.marcotosatti.com/2019/08/11/nobile-lo-schiavismo-islamico-oscurato-dalla-massoneria/  Ricordiamo solo che in tredici secoli i musulmani hanno eliminato oltre 100 milioni di esseri umani, prevalentemente cristiani e africani.

Con lo scopo proclamato di sterminare la popolazione della regione della Vandea, in diciotto mesi, fino al 27 luglio 1794, data in cui fu decapitato Robespierre, i soldati della Rivoluzione massacrarono oltre 117 mila persone (su 800mila), incluso non combattenti, donne e bambini. Bruciarono e distrussero sistematicamente case, terre coltivabili, bestiame, boschi. Non si salvarono nemmeno chi era  ridotto all’impotenza e i feriti. Era un disegno chiaro: genocidio.                                          Il popolo della Vandea era insorto in difesa della fede e dei sacerdoti. Decine di vandeani furono uccisi, scorticati dalla cintola in giù e la loro pelle conciata usata per farne pantaloni per i soldati. La stessa tecnica disumana fu utilizzata nei campi di concentramento di Auschwitz, dove con la pelle umana producevano  paralumi. A Clisson, nella Bretagna, 150 cadaveri di donne furono bolliti per estrarne “10 barili di grasso”. Nel piccolo comune di Chaux, un testimone depone di aver visto “fucilare da 400 a 500 bambini, di cui i maggiori avevano forse 14 anni”. racconta lo storico francese Reynald Secher:  «Ci fu perfino la volontà di creare camere a gas, ma i mezzi tecnici mancarono. Un farmacista rivoluzionario di nome Proust fece un esperimento con gas velenosi, ma non funzionò. Come metodo di sterminio, perciò, si ricorse ai barconi, fatti affondare nella Loira col loro carico di donne e uomini denudati. Un secolo e mezzo dopo, i nazisti avrebbero trovato mezzi più efficaci».

Il generale dell’esercito repubblicano François Joseph Westermann, ricordato come “il macellaio della Vandea”, nel suo rapporto tenuto davanti a tutta la Convenzione, dichiara: «Non esiste più la Vandea! È morta sotto le nostre libere sciabole, con le sue donne e i suoi bambini. Ho schiacciato i bambini sotto gli zoccoli dei miei cavalli, massacrato tutte le donne, che non genereranno più dei banditi. Non ho da rimproverarmi di aver fatto prigionieri. Ho sterminato tutti (…) Le strade sono disseminate di cadaveri. Ce ne sono così tanti che in parecchi luoghi formano delle piramidi».

La stampa laicista francese rifiuta la definizione “genocidio”, perché non si può applicare questo termine per i crimini del XVIII secolo, ma solo per quelli del XX secolo.

I turchi si sono macchiati del primo genocidio scientifico dell’800/900.  Circa un milione e mezzo di cristiani armeni, donne uomini e bambini, sono stati massacrati o costretti a quello che i turchi definirono “marce di trasferimento” , dove centinaia di migliaia tra donne, uomini e bambini morirono per fame, malattia o sfinimento. È necessario chiarire che lo sterminio di innocenti armeni non è iniziato, come vorrebbe la vulgata, nel 1915, ma alla fine dell’800 su ordine del sultano Abdül-Hamit. Dunque uno sterminio voluto sia dai musulmani che, nel 1915, dai i Giovani Turchi laicisti massoni (del genocidio turco parlerò in un prossimo articolo su questo sito).

I massoni messicani del governo Plutarco Elías Calles, sostenuti economicamente dal Ku Klux Klan e dai ricchi protestanti americani, solo tra il 1926 e il 1929, giustiziano 70 / 85 mila cristiani ed oltre 4.000 religiosi.  I fedeli venivano attaccati all’uscita della messa e durante le processioni. Chi faceva battezzare il proprio figlio, si confessava o si sposava in chiesa era fucilato. Tutte le proprietà della Chiesa furono confiscate, gli ordini religiosi vennero sciolti, le organizzazioni cattoliche dichiarate fuorilegge. Ai preti fu proibito d’indossare l’abito talare, si proibirono pellegrinaggi e processioni. Milioni di bisognosi restarono senza l’aiuto caritativo delle istituzioni cattoliche, l’istruzione cattolica fu sostituita da quella laicista.

Padre Davide Uribe,  rinchiuso in un campo di concentramento, riuscì  ad evadere e tornò alla sua parrocchia di Iguala, continuando ad esercitare, in forma clandestina, il suo ministero. Lo scrittore e saggista Paolo Gulisano, scrive: «Il generale governativo Castrejon propose ai parrocchiani di riscattare il sacerdote consegnando tremila pesos. Furono raccolti immediatamente, a costo anche di enormi sacrifici, ma il parroco non fu rilasciato: si pretendeva da lui un pubblico atto di apostasia e di adesione alla scismatica Chiesa Patriottica. Pabre Uribe rifiutò decisamente e fu allora sottoposto a lunghe torture, tra le quali il supplizio della graticola. La Domenica delle Palme del 1927 spirò dopo i terribili tormenti subiti».

I cristiani massacrati dai macellai dell’Isis, creato dai governi laicisti occidentali, dalle monarchie musulmane e da Israele, saranno ricordati? Promuoveranno una giornata alla memoria per i milioni di cristiani persegutati e massacrati nella storia? Chissà. Nel frattempo, miglia di rifugiati cristiani perseguitati dagli islamisti che bussano alla porta dell’occidente sono stati respinti per accogliere il 99% di musulmani.

Attualmente in Cile giovani comunisti e Lgbt bruciano le chiese, i crocifissi e i seminari. L’informazione non vede, non sente, non parla.

Nonostante queste evidenze documentate dalla storia si tende a denigrare la Chiesa e il suo passato. Oggi abbiamo cattolici impegnati a difendere, anche con colpi bassi, l’islam per accusare gli ebrei o viceversa. I quotidiani ricordano la Shoah ogni anno, e quando qualche imbecille spara frasi antisemite. Così come quando un altro idiota colpisce con un uovo l’occhio di una ragazza di colore.

Potrei continuare, ma dovrebbe essere sufficiente per capire che i media preferiscono diffondere veleno sui cattolici. I primi responsabili di questo masochismo indotto, è da ricercare nella scuola e nella disinformazione occidentale massonico-marxista.

Un altro motivo per cui oscurano metodicamente i crimini e i genocidi su citati è dovuto al fatto che gli ebrei, musulmani, Lgbt, comunisti, femministe, ecc. devono avere il copyright vittimista. Se dovessero raccontare la verità  sulle stragi continue di cristiani potrebbero, per esempio, oscurare quello degli ebrei. Si dice che per non indisporre la Turchia, Israele si rifiuta di riconoscere come genocidio il massacro degli armeni. Ma dato che oggi il feeling turco-israeliano sembra essere venuto meno, le cose dovrebbero cambiare. O no?

La seconda metà di ottobre di quest’anno è stato pubblicato il nuovo rapporto di Aiuto alla Chiesa che soffre:FULMINE

Agostino Nobile

2 pensieri su “I CRISTIANI PERSEGUITATI NEL MONDO TRA IL 2017 E IL 2019 SONO CIRCA 300 MILIONI. E Bergoglio che fa? Al XX congresso mondiale dell’Associazione internazionale di diritto penale, ha detto di vigilare contro le nuove “persecuzioni degli ebrei, degli zingari e delle persone di orientamento omosessuale”.

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