Molti cattolici orientali mantengono l’antica tradizione di benedire la frutta verso la fine dell’estate
Se questa tradizione è fondamentalmente collegata alle feste del raccolto che si svolgono verso la fine dell’estate, è anche un legame spirituale con la Trasfigurazione.
“Il motivo di questo”, prosegue la Legenda Aurea, “è che il Signore, nell’Ultima Cena, ha detto ai suoi discepoli: ‘In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio’. La sua trasfigurazione, e il nuovo vino di cui parlava, rappresentano il glorioso rinnovamento di Cristo dopo la sua resurrezione, e quindi è in questa festa della trasfigurazione, che rappresenta la resurrezione, che viene chiesto il vino nuovo”.
L’arcieparchia bizantina di Pittsburgh (Stati Uniti), spiega che “la pratica cristiana di benedire i frutti nella Chiesa può essere fatta risalire ai tempi apostolici. La preghiera più antica per la benedizione dei frutti è registrata nelle Costituzioni apostoliche nel IV secolo, ma c’è anche una preghiera di ringraziamento più antica per i nuovi frutti nell’opera di San’Ippolito, la Tradizione Apostolica, composta verso il 220. Sant’Ippolito menziona questi frutti in genere benedetti: uva, fichi, melograni, pere, gelsi, pesche e mandorle. Il sesto Concilio Ecumenico, celebrato a Costantinopoli (680-681), prescriveva che ‘grano e uva’ nuovi dovevano essere benedetti in chiesa nella festa della Santa Trasfigurazione (canone 28)”.
Anche se questa tradizione non è osservata in molti luoghi come una volta, ci ricorda di presentare tutto a Dio perché lo benedica, soprattutto i primi frutti del nostro raccolto, e sottolinea il legame spirituale tra uva, Eucaristia e festa della Trasfigurazione.
Ecco la benedizione bizantina dei frutti che si pronuncia in questo giorno:
O Signore nostro Dio Gesù Cristo, Tu hai detto ai Tuoi discepoli ‘Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete’. Ti supplichiamo, benedici e santifica i frutti che i tuoi servi fedeli hanno portato oggi nella Tua chiesa. Quando vengono mangiati, possano questi frutti preservare la vita e la salute di tutti coloro che sono presenti qui, così come degli assenti. Possano questi frutti benedetti essere una medicina efficace per chi è malato e sofferente, possano essere una protezione contro gli assalti del nemico per chi li tiene in casa propria e possano coloro che li condividono godere la pienezza della Tua bontà e della Tua benedizione. Perché Tu sei il Dio della pace, dell’amore e della misericordia, ami l’umanità, e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio, e Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
TRATTO DA https://it.aleteia.org/2019/08/07/perche-uva-e-altri-tipi-di-frutta-benedetti-alla-trasfigurazione/
Philip Kosloski | Ago 07, 2019