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Benedetto XVI nell’omelia in San Pietro è nuovamente tornato a ribadire
la centralità del matrimonio tra uomo e donna “culla di vita e amore”
Il Papa alla messa di Capodanno
“Per la pace difendere la famiglia”
CITTA’ DEL VATICANO – Non c’è vero impegno per la pace se non si difende “la famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra uomo e donna”, che rappresenta “la principale agenzia di pace”. Nell’omelia della solenne messa di Capodanno celebrata in San Pietro, Benedetto XVI è tornato a ribadire i contenuti del suo Messaggio per l’odierna Giornata Mondiale della Pace, sul tema “Famiglia umana: comunità di pace”.
“Quest’anno ho voluto porre in luce lo stretto rapporto che esiste tra la famiglia e la costruzione della pace nel mondo”, ha spiegato il Pontefice, sottolineando che “la famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, è culla della vita e dell’amore e la prima e insostituibile educatrice alla pace. Proprio per questo la famiglia è la principale agenzia di pace e la negazione o anche la restrizione dei diritti della famiglia, oscurando la verità dell’uomo, minaccia gli stessi fondamenti della pace”. Secondo Benedetto XVI, “poiché l’umanità è una grande famiglia, se vuole vivere in pace non può non ispirarsi a quei valori sui quali si fonda e si regge la comunità familiare”.
Ratzinger ha ricordato anche “la provvidenziale coincidenza di varie ricorrenze” che “ci sprona quest’anno ad uno sforzo ancor più sentito per realizzare la pace nel mondo”: i 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dell’Onu, i 40 dalla prima Giornata della Pace, istituita il primo gennaio 1968 da Paolo VI, i 25 anni dall’adozione da parte della Santa Sede della Carta dei diritti della famiglia.
“Alla luce di queste significative ricorrenze – ha aggiunto citando un brano del suo messaggio – invito ogni uomo e ogni donna a prendere più lucida consapevolezza della comune appartenenza all’unica famiglia umana e ad impegnarsi perché la convivenza sulla terra rispecchi sempre più questa convinzione da cui dipende l’instaurazione di una pace vera e duratura”.
Il Papa ha concluso l’omelia con un augurio, legato anche all’odierna solennità di Maria Santissima Madre di Dio: “Il fragile Bambino che la Vergine quest’oggi mostra al mondo – ha scandito – ci renda operatori di pace, testimoni di Lui, Principe della pace”.
(1 gennaio 2008)
tratto da Repubblica.it
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/esteri/benedettoxvi-18/messa-capodanno/messa-capodanno.html
Grazie…..mettiamoci nelle mani di Maria….che tutto poi per la sua intercessione presso Dio in Cristo Gesù………buon inizio 2018 a tutti voi….
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grazie
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