Di Giada Aquilino
La situazione “economica e religiosa” in Europa e nel mondo, con particolare riferimento al “fenomeno delle migrazioni” e alla “promozione di una cultura di accoglienza e di solidarietà”. Sono alcune delle questioni affrontate stamani in Vaticano nell’udienza del Papa al presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier, il quale si è successivamente incontrato con il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, accompagnato dal segretario per i Rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher.
Durante i colloqui è stato pure espresso “compiacimento” per “i buoni rapporti e la proficua collaborazione” tra la Santa Sede e la Germania e fra la Chiesa e le istituzioni del Paese. Apprezzamento è stato inoltre manifestato per il “positivo dialogo interreligioso ed ecumenico”, in particolare fra cattolici e protestanti nella ricorrenza del quinto centenario della riforma luterana.
Dopo l’incontro con il Papa il Presidente tedesco Steinmeier ha avuto un incontro con i giornalisti ai quali ha rilasciato questa dichiarazione:
“Sono veramente impressionato. Impressionato dalla sua persona, dal suo modo così aperto di condurre il dialogo, impressionato anche dalle sue posizioni. Abbiamo parlato, naturalmente, della situazione in Germania dopo le elezioni: il Papa è bene informato sui risultati elettorali, e la domanda sugli effetti sulla Germania, sul ruolo della Germania nel mondo, in particolare la questione dei rifugiati e della migrazione hanno ricoperto ampio spazio nel nostro incontro, nel nostro scambio di idee. Il Pontefice ha manifestato il suo rispetto di fronte al modo in cui la Germania ha assunto la sua responsabilità nella grande crisi dei rifugiati ed ha espresso la sua speranza che la Germania non volti le spalle a un problema che ci accompagnerà ancora. In particolare, l’Africa è tra le sue preoccupazioni ed egli auspica che la Germania possa contribuire a far sì che la solidarietà europea ci induca a fare di più per portare lo sviluppo in quelle regioni dell’Africa dalle quali proviene oggi la maggior parte dei rifugiati. In questo contesto, Papa Francesco ha anche ricordato che i cambiamenti climatici e le distruzioni ambientali hanno portato una nuova dinamica nel movimento dei profughi; ha espresso anche la sua preoccupazione per il fatto che il Trattato di Parigi sul clima possa essere mantenuto. Ha fatto riferimento al suo impegno per cercare di convincere anche gli Stati Uniti d’America e il Presidente stesso a non fare nulla che possa favorire un’erosione di quegli accordi faticosamente raggiunti. Abbiamo parlato anche del ruolo delle Chiese e delle religioni nei conflitti internazionali. Dal canto mio ho detto che spero fortemente che le comunità religiose, e con esse lo stesso Pontefice, mobilitino le loro forze per contribuire a disinnescare i molti conflitti ancora irrisolti che ci circondano e magari proporre anche soluzioni che al momento ancora non ci sono”.
http://it.radiovaticana.va/news/2017/10/09/udienza_del_papa_al_presidente_tedesco_steinmeier/1341739
——————————-—————•
IL 13 OTTOBRE TUTTI MA PROPRIO TUTTI RECITIAMO IL SANTO ROSARIO : CHIEDIAMO ALLA SANTA SANTA VERGINE IMMACOLATA DI INTERCEDERE PER NOI , AFFINCHÉ I CAPI DI STATO PROMUOVANO AIUTI DEI POPOLI BISOGNOSI NELLA LORO TERRA DI ORIGINE E PER NOI DI CONSERVARE LA NOSTRA IDENTITÀ DI CRISTIANI CATTOLICI DI SANTA ROMANA CHIESA .
Teniamo presente che però la Santa Romana Chiesa è giustappunto Cattolica, ossia Universale.
Tra gli immigrati non pochi sono Cattolici, in particolare Gambiani, Kenioti, Congolesi, Sudanesi.
Senza dimenticare i tanti Cattolici asiatici e sudamericani presenti in Italia ed in Europa.
La loro identità è uguale alla nostra dal punto di vista religioso. Siamo tutti Cattolici.
Se la Chiesa Cattolica fosse solo fatta da europei o comunque occidentali sarebbe ridotta al lumicino visto il relativismo imperante.
Menomale che ci sono i continenti di nuova evangelizzazione.
Ringraziamo Dio che ci dona una Chiesa come quella africana, al momento ben più tradizionale e salda nella Fede.
In Chiesa al mio Paese vedo ogni Domenica un gruppo di rifugiati a Messa.
Non mi sento di dire a questi miei fratelli di tornare a casa loro.
E vi assicuro che sono molto più coinvolti nella celebrazione eucaristica che buona parte di noi che viene forse ormai per abitudine.
Certo, che i flussi migratori siano un fattore mai positivo è innegabile.
Un po di immigrazione è comunque positiva.
Certo, il pericolo di islamizzazione europea esiste.
Ma se parliamo di identità Cristiana non è ad appannaggio dei soli europei.
"Mi piace""Mi piace"
Come giustamente lei ha detto i flussi migratori no sono mai positivi! Aggiungo che un intero CONTINENTE non può essere accolto in un’altro che è per estensione 1/100 , la mia riflessione in fondo la ribadisco e non è del tutto Fatima del mio sacco 😉
"Mi piace""Mi piace"
Grazie…. concordo la sua risposta, bisogna aiutale a casa loro, là dove sono nati, il resto porta solo sofferenze …..
"Mi piace"Piace a 1 persona