di Paolo Carcano
Politica e dottrine esoteriche sono da ormai molti secoli strettamente intrecciate e interdipendenti. E’ stato ormai dimostrato da eminenti storici come Giorgio Galli che, come l’illuminismo affonda le sue radici nella filosofia massonica, così il nazismo le affonda nel pensiero teosofico e magico ampiamente diffuso in Europa agli inizi del ‘900. Persino il comunismo sovietico, per quanto ateo e materialista, si è nutrito del pensiero cosmista russo di Nikolaj Fedorov. Non sorprende dunque scoprire che anche l’odierno mondialismo come dottrina politica è radicato in una dottrina esoterica, che è precisamente quella della teosofa britannica Alice Bailey (1880-1945). Nei suoi scritti esoterici la Bailey ha sostanzialmente ripreso la dottrina teosofica di Madame Blavatskij, l’ha reinterpretata entro una forma di cristianesimo gnostico e -cosa più importante- l’ha trasdotta sul piano politico e pratico. Nel 1920 infatti fonda a New York una casa editrice di nome Lucifer Publishing Company, o Lucifer Trust, con lo scopo di divulgare presso le masse le sue opere ed “iniziarle” alla sua dottrina. Successivamente da semplice casa editrice la Lucifer Trust diventa una vera e propria organizzazione, triarticolata nella Scuola Arcana, che è il centro speculativo dedito all’ammaestramento spirituale dei discepoli, nei Triangoli, che sono le cellule di discepoli sparse per il mondo e dedite all’ “apostolato” dell’associazione, e infine nella Buona Volontà Mondiale, che è il contenitore di tutte le iniziative, relazioni e studi di carattere politico-sociale. La dottrina teosofica della Lucifer Trust, la cui traduzione essoterica o pubblica ha dato origine al pensiero New Age, non è nient’altro che la riproposizione delle antiche gnosi sotto un mascheramento cristiano e al contempo “scientifico”, di cui le opere della Bailey costituiscono il magistero originario: si tratta in sintesi di favorire l’opera di autodivinizzazione dell’uomo e dell’umanità nel suo complesso, la quale con l’avvento della cosiddetta “Era dell’Acquario” (antico concetto astrologico) non avrà più bisogno di dogmi o di norme morali e si scoprirà essere essa stessa dio grazie alla luce liberatrice di Lucifero. Egli è il vero dio adorato dalla teosofia e dagli adepti di questa setta, ed è identificato all’atto pratico con la più profonda volontà istintuale dell’uomo. Si sente sibilare attraverso tale teoria gnostica la promessa truffaldina del serpente antico, “sarete come dio”.
E’ da questa visione che proviene il nome originario della suddetta casa editrice, che però nel 1925 viene mutato in Lucis Trust, nome che conserva tuttora probabilmente per celare la vera natura di tale compagnia. L’importanza della Lucis Trust è cresciuta costantemente nel tempo, anche dopo la morte della Bailey, fino al punto in cui è divenuta una ong con tre sedi internazionali (New York, Londra e Ginevra), un considerevole fatturato annuo, molti iscritti e soprattutto una forte rappresentanza presso l’ONU, all’interno del quale siede come membro del suo Consiglio economico e sociale. La Lucis Trust è stata più volte accusata di esercitare un’influenza occulta su tale organismo internazionale e di orientare le sue politiche secondo i principi esoterici di cui è portatrice e divulgatrice. Si sa ad esempio che l’ex assistente del Segretario Generale ONU Robert Muller è stato un teosofo baileyiano, definito “Profeta di Speranza” e “Filosofo dell’ONU” per questi suoi interessi esoterici, candidato nel ’96 al Segretariato e più volte al Premio Nobel per la Pace, per oltre 40 anni ha orientato da dietro le quinte le politiche di tale organismo secondo i principi teosofici. Questi ultimi prevedono, in massima sintesi: 1) superamento e unificazione delle razze in un’unica razza globale; 2) superamento e unificazione delle nazioni sotto un unico governo mondiale; 3) superamento e unificazione delle religioni entro un’unica religione o chiesa mondiale. Che l’ONU sia un’istituzione permeata da un esoterismo di non chiara natura lo dimostra comunque anche la cosiddetta Sala di Meditazione, una piccola stanza a forma triangolare sconosciuta ai più e presente nella della sua sede al Palazzo di Vetro di New York: al suo interno si trovano soltanto un enorme cubo nero di magnetite e un dipinto raffigurante linee e forme geometriche. L’apparente asetticità di tale stanza, che dovrebbe fungere da “tempio” per tutte le religioni senza discriminazione di sorta, nasconde in verità secondo i più attenti analisti simboli di chiara origine cabalistica e massonica. Ma ancor più importante di singole personalità o di qualche gioco architettonico, per comprendere il potere e l’influenza di un’organizzazione apparentemente piccola come la Lucis Trust (pur se circondata da un’immensa galassia di associazioni affini, sorelle o figlie) si consideri quanto i tre suddetti punti dirigono e orientano oggi i dibattiti politici all’interno delle istituzioni e dei media. Potremmo dire che multiculturalismo, immigrazionismo, europeismo, globalismo e sincretismo religioso sono tutte ideologie essoteriche, ovvero per la massa, generate dalla medesima matrice esoterica, della quale però solo gli “iniziati” o gli “illuminati” sono consapevoli.
………. E’ presente nel testo un duplice apprezzamento nei confronti di Papa Francesco: nel primo è indicato vagamente come “portavoce dell’umiltà”, intesa come virtù che ogni leader mondiale dovrebbe possedere. Nel secondo -assai più rilevante- viene elogiata anche la sua opera in tal modo (grassetto mio): “Anche nella religione, sebbene l’attenzione sia su verità senza tempo, ci saranno sempre modi diversi di interpretare tali realtà e i leader devono affrontare tale questione in modo più appropriato, per l’evoluzione della coscienza della comunità religiosa. Gli sforzi di Papa Francesco, per riformare la Chiesa cattolica romana, possono essere visti in questa luce”. Tale elogio è quantomeno preoccupante, sia in sé perché formulato da un’associazione esoterica che si riunisce sotto il nome del principe delle tenebre, sia per il modo in cui legge l’operato del Papa attuale, ovvero quasi come una nuova interpretazione delle verità cattoliche che porti a sua volta a “un’evoluzione della coscienza” ecclesiale. L’evoluzione della verità è un antico leitmotiv del modernismo, “cloaca in cui confluiscono tutte le eresie”, secondo la perfetta definizione di Papa Pio X. Per quanto sia evidente nelle affermazioni della Lucis Trust la volontà di quest’organizzazione di mistificare e distorcere la realtà rileggendola a proprio vantaggio, è al contempo innegabile che spesso è la stessa ambiguità del magistero o delle esternazioni metapolitiche di Francesco ad aprire la possibilità scandalosa tali distorsioni e mistificazioni. Tra il disegno salvifico di Cristo e i piani omicidi di Satana vi è un’opposizione inconciliabile e un contrasto assoluto, se tale differenza non è più evidente significa che davvero il fumo di Satana è penetrato nella Chiesa di Cristo e ottunde le menti e i cuori dei suoi prelati.
A conclusione del suo bollettino, dopo aver ipotizzato varie soluzioni per convincere i popoli a cedere sovranità nazionale in favore di organismi mondiali, l’associazione riporta infine una “grande invocazione”, che è la preghiera fondamentale dell’organizzazione da ripetersi quotidianamente, una sorta di Pater Noster deviato: il testo di tale formalmente chiede il ritorno di Cristo sulla terra, la Parousia, ma specifica in una nota a margine che “Cristo” è soltanto uno dei nomi con cui tale “Istruttore del Mondo o Salvatore” è stato chiamato nella storia, mentre altri suoi nomi sono “Signore Maitreya, Imam Mahdi, Bodhisattva e Messia”. Egli è sì il figlio di Dio, ma non del Dio Creatore biblico, bensì del vero dio adorato dalla teosofia, Lucifero. In altre parole questa setta che siede all’ONU e ne ispira la filosofia, che apprezza movimenti come il Movimento 5 Stelle e Podemos e che ha adepti in tutto il mondo organizzati in cellule invisibili (come l’ISIS), è la stessa che prega ogni giorno all’unisono per l’avvento del figlio di Lucifero: il cristianesimo lo ha chiamato l’Anticristo. D’altronde è stato proprio il fu Robert Muller, gran papavero onusiano e profeta teosofico, che ha pronunciato questa massima: “Dobbiamo muoverci il più velocemente possibile verso un unico governo mondiale; verso un’unica religione mondiale; sotto un unico leader mondiale”.
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Fonte : http://www.maurizioblondet.it/