COSI’ DICEVA ETTORE GOTTI TEDESCHI ESATTAMENTE UN ANNO FA, E LE COSE NON SONO CERTO MIGLIORATE…..”Uno dei veri obiettivi è proprio la distruzione della famiglia (cristiana) che educa i figli soggettivamente, sottraendoli alla educazione omogenea “di Stato” voluta dalla cultura gnostica.”

Flessibilità, Gotti Tedeschi: Considerazioni di Wanka insostenibili. Abbiamo capito cosa stanno progettando i governanti europei?

E’ categorico il commento dell’economista Ettore Gotti Tedeschi sulle dichiarazioni della ministra dell’Istruzione tedesca Wanka sulla formazione professionale insieme con l’omologa italiana Stefania Giannini. Nell’intervista con Intelligonews spiega: “Quello che non capiscono questi burocrati è che le soluzioni da loro prospettate provocheranno una rivoluzione epocale, sociale, culturale e politica”.
Come si combatte la decrescita? Importando i migranti. Secondo il ministro Wanka in questo contesto “i nuovi arrivi hanno una precisa funzione economica, perché vanno a inserirsi all’interno di uno spazio lasciato vuoto”. Cosa ne pensa…
“Vedete, come per il problema ambientale, che se è un vero problema, è dovuto proprio alle politiche malthusiano-ambientalistiche avviate negli anni ’70 quando si varò il Nuovo Ordine Mondiale, così è per il problema popolazione, dove sempre grazie alle politiche anti-natalità degli anni ’70, si avviò la crisi economica che oggi qualcuno vuol risolvere con le politiche di immigrazione. In pratica si vuole risolvere gli effetti (e non le cause) agendo proprio sugli effetti. Per capire, basterebbe andarsi a rileggere quello che l’Oms (Organizzazione Mondiale Sanità) scriveva nel 1992, invitando ad occuparsi di chi è sano e produttivo (e non di chi è anziano e malato), lasciando intendere che l’immigrato ha questi caratteri. Non solo, il direttore generale Oms (Hiroschi Nakaijama) spiegava anche che l’etica cristiana non poteva  più esser applicata in futuro. Non mi meraviglia pertanto neppure la considerazione che “ non ci sarà più spazio per la famiglia come la intendiamo oggi”. E’evidente che uno dei veri obiettivi è proprio la distruzione della famiglia (cristiana) che educa i figli soggettivamente, sottraendoli alla educazione omogenea “di Stato” voluta dalla cultura gnostica. Vediamo perché le considerazioni di Wanka sono insostenibili. L’accoglienza reale benefica si realizza in condizioni di equilibrio economico, non di grave crisi che aggraverà il modello stesso di accoglienza. Poi l’integrazione vuole investimenti altissimi, e le risorse non ci sono, andranno perciò sottratte alle spese per la sanità e pensioni degli anziani. Quello che non capiscono questi burocrati è che le soluzioni da loro prospettate provocheranno una rivoluzione epocale, sociale, culturale e politica. Vedrete alle prossime elezioni quali partiti prenderanno il potere in Europa… Ma se si vuole esser pragmatici, si facciano anche i conti. Quanti immigrati sono necessari per compensare il gap di popolazione ( senza vere soluzioni economiche ) ? diciamo, solo per l’Italia, dieci milioni? Ma se è vero, se è vero che per risolvere la crisi economica europea sono necessari una cinquantina di milioni di emigrati, abbiamo capito finalmente cosa stanno progettando i governanti europei, magari con l’appoggio della Autorità morale? Mah!”.
Un maggiore precariato non sarebbe sinonimo di malessere. A spiegarlo è sempre la Giannini, secondo la quale – come riporta il Giornale – “dobbiamo tendere sempre più verso un modello americano, in cui la flessibilità, che è sinonimo di precariato, è la base di tutto il sistema economico”…. E’ così?
“Bisognerebbe chiedere alla Ministra se conosce adeguatamente questo modello americano, come funziona e quali sono le sue conseguenze. Poi bisognerebbe chiederle in quanti decenni pensa possa esser adottato in Italia”.
Il nuovo sistema economico italiano su ispirazione tedesca e americana renderebbe il Paese maggiormente competitivo sul piano globale… E’ vero?
“Certo che no. La competitività italiana si dovrebbe attuare con modelli completamente differenti, centrati sui vantaggi e svantaggi competitivi specifici del nostro paese. Si pensi solo a come sta evidenziandosi la difficoltà di realizzare una integrazione europea grazie alle differenti culture conseguenti alla differenza tra visione protestante e cattolica… Se venisse attuato tale modello, sarebbe come quando è stato fatto l’Euro, con lo stesso superficiale approccio usato a fine anni ’90, questa volta dal punto di vista socio competitivo. Scusatemi se riaffermo che il nostro problema vero è l’inadeguatezza della nostra classe dirigente politica (e religiosa). Amen”.
GOTTI TEDESCHI
MARTA MORICONI, 6 MAGGIO 2016

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