(ANSA) – ROMA, 10 MAR – I vescovi tedeschi salutano con favore l’apertura del Papa ad una riflessione sulla “consacrazione” in via eccezionale per i “viri probati”. Lo scrive la Sueddeutsche Zeitung, raccogliendo il commento della Chiesa cattolica tedesca alle parole del pontefice nell’intervista rilasciata qualche giorno fa a Die Zeit. Papa Francesco aveva indicato la possibilità di una “riflessione” sull’argomento, negando tuttavia la fine del celibato. “Non è la soluzione alla mancanza di vocazioni”, aveva detto Bergoglio. Il suo contributo è un “impulso prezioso” ha commentato il presidente dei vescovi tedeschi, e cardinale di Monaco, Reinhard Marx. I cosiddetti ‘viri probati’ sono uomini di età non giovane, sposati, che conducono una vita familiare e religiosa esemplare, e ai quali alcuni ritengono si possano affidare compiti nella Chiesa al pari dei sacerdoti. L’esigenza di queste figure laiche si sente soprattutto nelle zone isolate e vaste dove non c’è un numero sufficiente di sacerdoti, come nel caso dell’Amazzonia.
Fonte: ANSA
Il Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo Metropolita di München und Freising (Germania), è nato il 21 settembre 1953 a Geseke nell’arcidiocesi di Paderborn, distretto di Lippstadt, nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Successivamente ha studiato filosofia e teologia a Paderborn e a Parigi.
Il 2 giugno 1979 è stato ordinato sacerdote dall’allora arcivescovo di Paderborn, Johannes Joachim Degenhardt, successivamente creato cardinale. Dopo due anni di esperienza pastorale a Bad Arolsen è stato nominato direttore spirituale della St.-Klemens-Kommende a Dortmund, in origine sede dell’Ordine Teutonico, ora Istituto sociale dell’arcidiocesi di Paderborn. Nel 1989 è diventato direttore dell’Istituto. Inoltre, l’arcivescovo Degenhardt gli ha assegnato la responsabilità della pastorale nel mondo professionale e del lavoro.
Dal 1981 al 1989 ha studiato a Münster e a Bochum, laureandosi in teologia con una tesi dal titolo «La Chiesa è diversa? Possibilità e limiti di un modo di vedere sociologico». Nel 1996 è divenuto professore di dottrina sociale cristiana nella Facoltà teologica di Paderborn, che risale al più antico ateneo della Vestfalia, fondato nel 1614 e oggi scuola superiore di diritto pontificio autonoma, riconosciuta dallo Stato e gestita dall’arcidiocesi.
Il 23 luglio 1996 Giovanni Paolo II lo ha eletto alla sede titolare di Pedena, nominandolo allo stesso tempo vescovo ausiliare dell’arcidiocesi natale. Il giorno del suo quarantatreesimo compleanno, il 21 settembre 1996, nel duomo di Paderborn, l’arcivescovo Degenhardt gli ha conferito l’ordinazione episcopale, nominandolo suo vicario per la società, la cultura e la scienza. Ha scelto come motto Ubi spiritus Domini ibi libertas, «Dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà», tratto dalla seconda lettera dell’apostolo Paolo ai Corinzi (3, 17).
Dal 1999 è presidente della Commissione Iustitia et Pax gestita congiuntamente dalla Conferenza episcopale tedesca e dal comitato centrale dei cattolici tedeschi. Nel 2001 è entrato a far parte del capitolo metropolitano del duomo di Paderborn.
Il 20 dicembre 2001 Papa Wojtyla lo ha trasferito alla chiesa residenziale di Trier, fondata in epoca romana. Il 1° aprile 2002 ha fatto il suo ingresso nel duomo della più antica diocesi tedesca, come centoduesimo vescovo di Trier. Il primo fu Eucario nel 250.
In seno alla Conferenza episcopale tedesca è presidente della commissione per le questioni civiche e sociali, e vicepresidente della commissione per la Chiesa universale. È inoltre gran priore della luogotenenza tedesca dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Dieci mesi dopo la rinuncia del cardinale Friedrich Wetter al governo pastorale dell’arcidiocesi di München und Freising, il 30 novembre 2007, festa dell’apostolo sant’Andrea, Benedetto XVI ha scelto proprio lui come settantatreesimo successore di san Corbiniano.
Il 26 gennaio 2008 il nuovo arcivescovo si è congedato da Trier con una celebrazione in duomo, e il 2 febbraio 2008, festa della presentazione del Signore e giorno del Liebfrauendom a Monaco, ha fatto il suo ingresso nella sede bavarese. Il suo immediato predecessore, il cardinale Wetter, e il nunzio apostolico in Germania, l’arcivescovo Jean-Claude Périsset, lo hanno accompagnato alla cattedra nella Frauenkirche. Il rappresentante pontificio gli ha consegnato la bolla di nomina, scritta a mano in latino dal Papa. In precedenza, il cardinale Wetter gli aveva donato il pastorale che venticinque anni prima aveva ricevuto proprio da Joseph Ratzinger, al quale era succeduto come arcivescovo di München und Freising.