Noi gli diamo così allo stesso tempo la nuova famiglia che è più grande, più forte e più stabile, più aperta, più ampia e più comprensiva della propria la famiglia dei credenti, la famiglia della Chiesa.
Essa, a sua volta, non si costruisce da sé stessa e non cerca la sua strada da sola, ma, unita a Cristo, al tempo stesso legata all’eterno risplendere di Dio, dunque alla verità che divenne per noi via.
Così il battesimo è realmente un andare oltre la morte e oltretutto all’oscurità del futuro; È certezza del fatto che noi affidiamo questo bambino è una bontà che potenza a una bontà che non ti risparmierà le difficoltà, ma della quale siamo certi che più forte di tutta l’oscurità.
In forza di questa bontà la vita umana è il rimane buona, anche nelle notti che essa deve attraversare.
In questo modo il battesimo è l’arcobaleno di Dio sopra la nostra vita, la promessa del suo grande sì, la porta della speranza e allo stesso tempo la indicazione di come essere umani: nell’essere uniti alla propria famiglia, la Chiesa di Dio, e così nel vitale e personale camminare insieme con Gesù Cristo e nel percorrere la sua via .
Con lui siamo in buona compagnia. Guardando a lui sappiamo che Dio è più grande del nostro cuore.
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